Bernardino Telesio

 Telesio, Bernardino Naturalista e filosofo (Cosenza 1509 - ivi 1588).

La vita. Primogenito di sette figli, si allontanò ben presto dalla città natale, seguendo a Milano (1518 ca.) e a Roma (1521 ca.-1527) lo zio Antonio, umanista e letterato. Nel 1527 risulta essere stato per due mesi prigioniero delle truppe che misero in atto il sacco di Roma. Passato poco dopo lo zio a insegnare a Venezia, si fermò all’univ. di Padova, dedicandosi principalmente a studi di matematica, ottica, medicina e filosofia. A Padova era allora dominante l’aristotelismo di tipo alessandrista, pur sopravvivendo qualche eco averroista. Dopo circa un decennio, lasciata Padova, si ritirò in solitudine in un convento benedettino, forse nella Grancia di Seminara, dove trascorse un lungo periodo di meditazione e ricerca.


Il pensiero. L’opera di T. rappresenta uno dei momenti più significativi del naturalismo rinascimentale; il suo pensiero è fortemente caratterizzato da un acceso antiaristotelismo e dall’aspirazione a costruire una sapienza tutta umana, capace di indagare la natura e scoprire «quanto il senso rivela e quanto è raggiungibile per somiglianza del sensibile»



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